| Poesie Ebraiche | |||
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vengono spezzate.. laghi amari di lacrime versate.. infinite stelle di sangue nero incessante lavoro dell'anima scrivere i nomi laggiù fra le pietre del muro cieli troppo piccoli. Aspettami, ritornerò. T'amo. Una stella impressa nel petto e nell'anima. Il sorriso degli occhi, acqua tra le mani di sabbia e stelle che brillano in cielo straniero..
nessuno le sa piú decifrare ci rimangono soltanto parole incenerite in yiddish la tua anima è antica sussurri piano.. quando ritorneró, tu mi ritroverai poiché la morte è solo una bugia
scuro di luna.. desidero tornare alla fonte della madre.. dalle sue mani dissetare questa anima errante immacolati fili di speranza mi legano a questa terra misteriosa e dura come i suoi figli.. spendo spiccioli di vita scommettendo sul nero silenzioso e rassegnato degli occhi di questa gente che voglio mia..
Parole straniere Masticandole una ad una Fino a comprendere il senso mistico di questo Cordone ombelicale mai spezzato. Mutterwort e Vaterland che ancora attendono i loro figli mai tornati dal lungo viaggio valigie vuote e nomi scritti su brandelli di muro solo stelle gialle ci rimangono e parole da decifrare ognuno ha un pezzo di cielo da regalare anche se non sa dove nasce dove muore dove è..
sete oltre il dolore.. è il freddo che sento quando manichini senza più anima svaniscono silenziosamente tra la nebbia misericordiosa.. restano gli occhi a mostrare la vita passata. Sento il freddo mentre guardo piccole stelle gialle che si spengono… pietre di muro stelle da partorire per alleggerire il peso del cielo sconfinato nell'anima che ti cerca ancora..
avrà pure una patria la tua vecchia anima errante con la grande stella sul petto e il silenzio di ieri Shalom e nessuna parola ancora nella terra di nessuno. |
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